giovedì 31 ottobre 2013

I personaggi di "Via col Vento"

Per l'ennesima volta ho finito di leggere Via col Vento, e per l'ennesima volta, sono sicura che si tratti del più grande capolavoro letterario che sia mai stato scritto. Lasciate perdere Dante, Joyce, Foscolo, Shakespeare... La signora Mitchell fa un baffo a tutti quanti, sia per la trama che per i personaggi.
Non starò a scrivere il riassunto del libro, perchè essendo stato fatto pure un film (capolavoro anch'esso), tutti dovrebbero sapere di che cosa parla, e se non siete fra questi, la buona wikipedia saprà soddisfare tutta la vostra egregia curiosità. In realtà voglio scrivere dei personaggi principali, dei i loro difetti e delle loro virtù, e come si completano tra loro.
La figura di Rossella O'Hara è forse la più famosa delle figure femminili della letteratura, portata in auge anche dalla bellissima e bravissima Vivien Leigh che interpretò magistralmente quella ragazzina impertinente, egocentrica e meschina che visse la caduta della Georgia “piegandosi ma mai spezzandosi”. Penso che il suo personaggio sia il migliore in assoluto e mi tolgo il cappello al cospetto dell'autrice perchè sono fermamente convinta che se è facile descrivere e muovere personaggi che ci piacciono, personaggi odiosi e antipatici come Rossella sono un impegno in più. Rossella ha tutte le caratteristiche che non la rendono una gran signora: estremamente egocentrica e caparbia, odia tutto e tutti tranne Ashley, di cui è follemente innamorata. La sua caratteristica principale è quella di non curarsi di ciò che pensa la gente, di avanzare nella storia come un carro armato indistruttibile, rimandando “a domani” tutti i pensieri che potrebbero spezzarla. Siamo portati a odiarla per tutte queste sue caratteristiche, eppure la ammiriamo proprio per questa sua tenacia nel perseverare in comportamenti “sbagliati e peccaminosi”, perchè conosciamo le sue ragioni e i suoi pensieri e per quanto vogliamo dirne contro, sappiamo che lei era nel giusto. In un'America sconvolta dalla Guerra Civile, tra i tanti personaggi che si incontrano lei è l'unica con la forza d'animo necessaria a superare i fatti, motivo per cui tutti gli altri finiscono per riunirsi attorno alla sua figura, a passare sopra ai suoi capricci e misfatti, perchè lei è la nave che, seppur sbandando, porta in salvo attraverso gli eventi tutti gli altri.
 Vivien Leigh in una interpretazione di Rossella O'Hara

A bilanciare il suo carattere così cattivo, c'è la cognata Melania. Questa piccola signora riesce, come Rossella, a raccogliere attorno a sé i personaggi della storia. Nel libro viene giustamente definita come una bandiera attorno a cui la gente si riunisce perchè lei è praticamente tutto ciò che Rossella non è. Siamo portati a pensare, così come tutti gli altri personaggi, che Melly sia una grandissima sciocca, cieca nei confronti di Rossella perchè sistematicamente la difende. Eppure a ben pensarci, Melania è l'unica di tutto il libro che veramente riesce a comprenderla fino alla fine, dimostrando di conoscerla meglio di quanto Rossella non conosca se stessa. Se abbia mai avuto sentore dell'amore tra Ashley e Rossella o dell'odio che questa ha sempre provato per lei, Melania non lo da a vedere, sorretta forse dalla convinzione che la cognata non è realmente innamorata di suo marito e che dietro alle sue azioni non ci sia l'effettivo ragionamento che noi sappiamo, ma un altruismo che tutti gli altri non possono vedere. Melania dimostra una fede cieca nella cognata. Continuamente nel libro, Rhett sostiene che se lei fosse in grado di sapere i veri pensieri di Rossella probabilmente ne sarebbe inorridita; io penso invece che Melania abbia saputo leggere nel cuore di Rossella molto meglio di tutti gli altri personaggi che si fermavano a quella che la stessa autrice definisce la corazza di ferro dentro la quale Rossella si era rinchiusa per non cadere piegata dagli eventi. Alla morte di Melly, quando cadono i veli, anche Rossella se ne renderà conto, e di conseguenza ci farà apprezzare meglio il valore del personaggio di Melania. Coraggiosa in modo completamente opposto, buona e provvista di tutte quelle qualità che Rossella ha dovuto tralasciare per fronteggiare gli eventi.

 Melania Hamilton, la cognata di Rossella e moglie di Ashley. interpretata da Olivia de Havilland

Tra i personaggi femminili di secondo piano che si trovano a girare vorticosamente attorno a queste due carismatiche figure, c'è Mammy, la balia di Rossella. Pur rimanendo dietro le quinte, lei è la sola oltre a Melly in grado di comprendere la padroncina, anche se in maniera diversa. Mentre infatti Melania non conosce la cattiveria e quindi trova in Rossella ciò che vi è di buono per quanto in profondità essa riesca a nasconderlo, Mammy sa quali sono i suoi pensieri, conosce il disprezzo che essa prova per Melania, l'amore che nutre per Ashley e il motivo del suo sciagurato comportamento. Mammy trova in Rossella la cattiveria e la praticità, e penso che ne ammiri la lungimiranza (ad esempio quando la aiuta a sposare Franco sebbene questi fosse il promesso sposo della sorella Susèle). Con questo non intendo dire che Mammy giustifichi la condotta di Rossella, anzi, continuamente trova modo di rinfacciarle le sue scorrettezze e di richiamare alla memoria gli insegnamenti della madre, mettendola spesso a confronto con la genitrice. Eppure, la balia, assieme a Rhett, capisce che un animo come quello di Rossella, così pratico ed egoista è l'unico che può andare avanti e resistere ai drastici cambiamenti che hanno sconvolto gli Stati del Sud. Secondo Mammy, la condotta di Melania è molto meglio di quella tenuta da Rossella, eppure è consapevole del fatto che il modo di fare di Melly non avrebbe aiutato assolutamente a fronteggiare gli avvenimenti.

Mammy

La figura di Ashley all'interno del libro è forse la più fiacca, ed è uno dei pochi che si finiscono col disprezzare veramente. Debole di carattere, perso in un mondo tutto suo quando bisogna invece pensare alla praticità per riuscire a salvarsi, il suo personaggio attraversa la storia come un diafano fantasma, reso importante solo dall'amore che Rossella e Melania provano per lui. Eppure troviamo una sorta di rassomiglianza tra lui e Rossella: mentre lei si è chiusa nella sua botte di ferro per cercare di sopravvivere rinunciando a tutti gli insegnamenti e non dando peso all'opinione pubblica, Ashley si è rinchiuso in un bozzolo fatto di bambagia. Continuando a pensare ai tempi andati, alla guerra e all'onore, egli rinuncia alla praticità, chiude gli occhi di fronte alla realtà, lasciando che siano altri a pensare a queste cose. Nel suo mondo di ideali, man mano che la storia procede, Ashley comincia a disprezzarsi, così come iniziamo a disprezzarlo noi. Strano che a salvarlo dalla nostra ipocrisia e da quella di altri personaggi, ci pensi proprio Rhett, con il quale non è mai andato d'accordo. Infatti ad un certo punto della storia, sarà proprio lui a dichiarare che Ashley è il tipo di uomo che non era adatto a fronteggiare la Guerra di Secessione e tutti i piccoli e grandi sconvolgimenti che hanno scosso l'America del Sud in quell'epoca. Semplicemente, era l'uomo sbagliato al momento sbagliato, e questa era la sua disgrazia. In un'altra epoca, in un altro momento, come potrebbe essere quello dei vecchi tempi che egli ama tanto ricordare, probabilmente sarebbe non solo sopravvissuto, ma anche favorito dagli eventi. Tutto questo porta ancora una volta a dare peso alle due figure femminili di Rossella e Melania, che aiutano quest'uomo destinato ad essere sopraffatto, a cavarsela.

Una scena tratta dal film: Rossella con Melania e Ashley

L'ultimo grande personaggio assai complicato del romanzo e decisamente il migliore assieme a Rossella, è Rhett Butler. Egli resta un enigma fino alla fine del libro: con il suo carattere pungente, sconsiderato e leggero, attraversa la storia comportandosi da perfetto mascalzone e dicendo o facendo sempre il contrario di quello che si potrebbe pensare, così che non si capisce mai a cosa veramente miri. Il suo tono canzonatorio che lo accompagna per tutto il libro, rende più leggero il libro e la narrazione è molto più scorrevole. È l'unico personaggio a saper leggere nell'animo di Rossella senza conoscerla e anche lui la comprende fino in fondo, forse pure meglio di Melania, Mammy e di Rossella stessa. È l'unico con cui Rossella si trova in sintonia, perchè è sostanzialmente fatto della sua stessa pasta: la famosa frase “Francamente me ne infischio” riassume in tutto e per tutto il suo personaggio. Non si cura di ciò che pensa la gente, costruisce il suo impero sulla rovina della Confederazione, non condivide gli ideali dell'epoca, frequenta gli yankees e tiene anche lui un comportamento tanto sconsiderato da essere messo al bando dalla sua stessa famiglia. Anche nel suo caso Melania è l'unica a comprenderlo veramente per quello che è, l'unica a vedere la parte buona nel suo personaggio, perchè Melly non concepisce la cattiveria nelle altre persone. E anche in questo caso, lei è l'unica ad avere ragione: fondamentalmente Rhett resta un meridionale, che può rinnegare quanto vuole le sue origini, ma a cui farà sempre ritorno; sarà un mascalzone che farà le cose per tornaconto personale, ma le sue azioni hanno lo stesso fondo di altruismo che c'è in Rossella e sarà l'unico, in tutta la storia, ad apprezzare fin dall'inizio il personaggio di Melania.

Il Capitano Butler. Interpretato da Clark Gable

Quindi escludendo Mammy, questi quattro personaggi mostrano quattro differenti persone che con i loro diversi modi di agire affrontano lo stesso grande periodo: la Guerra di Secessione. Rossella risulta essere il tipo di donna con la forza d'animo necessaria a sopravvivere; Rhett, che con il suo sarcasmo e la sua condotta da poco di buono non ha bisogno di nessuno per rimanere a galla; Ashley, che senza le figure femminili sarebbe stato un uomo schiacciato dal peso degli avvenimenti e Melania, che aiutata da Rossella trova comunque la forza per andare avanti da sola.
Alla fine del libro mi sono ritrovata a chiedermi: a quale personaggio sarei assomigliata in quegli eventi? Difficile dirlo. Ognuno di loro ha i pro e i contro. Una cosa però è certa: che tra tutti, anche a costo di risultare egoista, caparbia, senza cuore e meschina, preferirei assomigliare a Rossella.

 Scena tratta dal film: Rhett Butler e Rossella O'Hara

G.

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